ricette vegane, senza glutine e un po' della mia vita

Ricetta: Vegan Red Velvet Cupcakes


Era da un po’ che non vi scrivevo una ricetta, così ecco qua quella dei cupcakes preferiti di Marco.

INGREDIENTI:
1 tazza di latte di soia
1 cucchiaino di aceto di mele
1 ¼ tazza di zucchero
2 cucchiai di cacao amaro
½ cucchiaino di lievito
½ cucchiaino di bicarbonato di soda
½ tazza di olio di semi
2 cucchiai di colorante rosso per alimenti (controllate che sia vegan, la maggior parte di quelli in commercio non lo sono)
2 cucchiaini di aroma di vaniglia
2 cucchiaini di aroma di mandorla
Accendere il forno a 180° e posizionare gli appositi pirottini in carta nella teglia per muffin.
Mescolare il latte con l’aceto e lasciare riposare.
Setacciare la farina, lo zucchero, il cacao, il lievito, il bicarbonato e il sale in una terrina abbastanza capiente. Aggiungere l’olio, il colorante e gli aromi nel latte. Mescolare bene per amalgamare il tutto. A questo punto versare lentamente gli ingredienti liquidi in quelli secchi e mescolare con una frusta (senza eccedere).  Riempire i pirottini per i 2/3 (lieviteranno molto) quindi infornare per 18-20 minuti.
Voilà.
Prima di procedere con il “frosting”, qualunque esso sia, è necessario che i cupcakes si siano perfettamente raffreddati altrimenti il disastro è garantito .






Questa invece è stata la mia cena di oggi: panino con tofutti (sottilette vegan) e pomodorini secchi. Se sono da sola non mi viene una gran voglia di cucinare, così quando capita mi arrangio con un sandwich "svuota avanzi frigo".


xo 

I miei tatuaggi

Ciao! Oggi, prendendo spunto da qualche blog di qua e di là vi parlerò di me, anzi dei miei tatuaggi.

Nome e nome del blog: Silvia, Pansandneedles-milvialovesyou.blogspot.com

Età: 33

Professione: Visual merchandiser

Tatuaggio preferito: decisamente le rose con i nomi delle mie due nonne sul decolté

Artista/Shop/Città del tatuaggio preferito: Beppe di Ink Addiction, Verona

Raccontaci qualcosa sul tuo tatuaggio preferito. Perché è così importante?
Un anno fa ho perso la mia ultima nonna, si chiamava Gina. L’altra, Angela, se ne è purtroppo andata tanti anni fa. È stato davvero un duro colpo restare senza nonni. Provengo da una famiglia numerosa, almeno da parte di mia madre, nella quale mia nonna Gina era il centro, il fulcro attorno al quale noi tutti ruotavamo. Una donna forte che ha cresciuto 6 figlie e tantissimi nipoti. Insieme all’altra mia nonna Angela rappresenterà per me per sempre un modello da seguire. Ecco perché un tatuaggio con i loro nomi e tante rose (entrambe le adoravano).








Hai altri tatuaggi? Se sì quali e dove? Certo! Da dove comincio? Allora, partendo dalle gambe ho all’interno del polpaccio sinistro una mezza forbice in bianco e nero (l’altra metà ce l’ha Marco sul braccio sinistro), dietro il polpaccio destro il logo dei Black Flag con i gattini dei Beat Happening (Emi, Ferrara);  sulla coscia destra fresca fresca una teiera con la regina di cuori (quest’ultimo lavoro è stato eseguito da Lorenzo di Pace&Inchiostro, Ferrara). Risalendo ho un paio di rose nere, copertura di due vecchie stelle, una scritta e delle stelle nere. E ora le braccia. Dunque, sul braccio sinistro ho la poesia The Hanging Man di Sylvia Plath (Max Rambelli, The Max Tattoo, Lugo di Ravenna) e sull’avambraccio, ancora working progress, la Madonna di Guadalupe con la faccia e le zampe della nostra gatta Domino (questo tatuaggio è il regalo per il nostro matrimonio della mia testimone di nozze Anastasia. È stato realizzato sempre da Beppe di Ink Addiction). Sul braccio destro ho: un cuore che ricorda il gioco della settimana enigmistica “unisci i puntini” con le iniziali dei miei genitori e di mio fratello, un dente, una specie di orsetto/animaletto inventato (questi ultimi due sono due miei vecchi timbrini di legno), la donnina dei bagni delle donne in bianco con al posto del busto un cuore rosso, un muffin stilizzato rosso disegnato da Alessandro Baronciani una sera che era nostro ospite anni fa (realizzato da Emi, Ferrara), il cuore della regina puntaspilli disegnato da Tim Burton e tatuatomi da Emiliano Marchetti de La Caverna delle Torture, Arezzo. Scendendo sull’avambraccio ho un fiocco di neve (Emi, Ferrara), una chiave con fiocco (Luca del Lucky Clown Tattoo Shop, Bologna, altro regalo di nozze), una rosa con diamante (Ivan di Ink Addiction, Verona)  e un manichino con grembiule da cucina (Beppe di Ink Addiction, Verona). Infine dietro il collo ho un teschio con gli occhi a forma di muffin e un frustino e una paletta per dolci incrociati (Emi, Ferrara).




Pensi ne farai altri? Sììììì! Ho già mille idee, eheheh!

Cosa ne pensano la tua famiglia e i tuoi amici? Ti sei mai trovata in situazioni spiacevoli per colpa dei tuoi tatuaggi? I miei genitori hanno da subito reagito male ai miei tatuaggi e continuano a farlo. Non sono abituati a vedere, ne tanto meno frequentare persone con tatuaggi e penso siano influenzati, nel loro giudizio tanto negativo, dalla brutta nomea che ancora circola intorno ai tatuaggi nella provincia italiana. So che ogni volta che aggiungo un pezzo alla mia “collezione” loro un po’ ne soffrono, ma che ci posso fare? Mi piacciono, IO mi piaccio così. Il fatto che anche mio marito ne abbia tanti fa sì che non sembri l’unica stramba, ahahah. Per quanto riguarda i miei amici, la maggior parte ne ha almeno uno, anzi, più di uno.
Abito in una cittadina di provincia dove un tatuaggio che si discosti dal tribaletto nero fa voltare la testa.
In molte occasioni mi sento osservata e commentata, ma non mi da molto fastidio, forse mi disturbano di più le domande come”Ma se poi ti stanchi?” “E quando invecchierai?” “Ti ha fatto male?”  e così via.

Hai qualche consiglio da dare a chi è interessato a farsi fare un tatuaggio e non ne ha neanche uno? Pensateci non una, non due, ma mille volte.  Una volta che siete veramente convinti contattate un bravo tatuatore e poi respirate profondamente, stringete i denti e godetevi la sensazione di quegli aghi che vi faranno diventare un po’ più colorati.
xo

Me and you in foto

Ciao! Visto che oggi è il nostro primo anniversario di matrimonio ed è stata una giornata troppo stancante (sono rientrata al lavoro dopo due settimane di ferie) per avere la forza di scrivere un post come si deve, ecco alcune foto di me & him in questi anni. (Cercando le foto da postare mi sono resa conto di quante poche ne abbiamo insieme; per il 2012 mi riprometto di farci fare qualche foto di più insieme. Date un'occhiata a queste di James con la sua bellissima famiglia, non sono meravigliose?)
Serissimi alla Biennale di Venezia

Sul traghetto verso la Sardegna

Giornata di neve a Ferrara

A qualche festival a Carpi (Mo)

In Jamaica

Il giorno del nostro matrimonio

New York

Glasgow

Confetti rosa per le nozze di cotone (rettifico il raggiungimento del primo anno di matrimonio costituisce le nozze di cotone, non di carta, eheh )

Gift list!

Buon sabato a tutti! Visto che il Natale si avvicina ho deciso di iniziare a postare qualche lista di regali carini e divertenti che magari stimoleranno la vostra fantasia negli ultimi acquisti. Sono tutti oggetti che vorrei trovare sotto l’albero di Natale! Nei prossimi giorni seguiranno altre piccole idee. Questo fine settimana mi dedicherò a:

  1. - Assistere alla presentazione del nuovo libro di un amico
  2. - Cucinare qualcosa di caldo, buono e che possibilmente sprigioni profumo di cannella
  3. - Leggere libri e riviste accumulati sul comodino
  4. - Ascoltare gli ultimi dischi consegnati dal postino
  5. - Pulire casa, con molta calma
  6. - Guardare un vecchio film
  7. - Andare al concerto di Burial Hex
  8. - Dormire sul divano insieme a Marco e i mici Ian e Domino
  9. - Supportare Marco nel “difficile” compito di recensire per Vice magazine l’ultimo disco di Tiziano Ferro
  10. - Non farmi venire l’ansia all’idea di tornare al lavoro lunedì dopo due settimane di ferie passate in totale relax

E voi?

Lunedì festeggeremo il nostro primo anniversario di matrimonio che ho letto da qualche parte essere le nozze di carta. Carta? Sì sì proprio carta forse per il fatto che il tempo trascorso insieme è talmente poco che con un solo gesto si può gettare tutto all’aria senza particolare clamore, come quando si accartoccia un foglio di carta…In realtà per quanto riguarda la mia esperienza anche un solo anno di matrimonio può essere intenso, emozionante, stancante, eccitante, appassionato quanto dieci. Il tempo è volato su questo non c’è alcun dubbio. Nel mentre abbiamo comprato casa, ci siamo trasferiti, abbiamo viaggiato, lavorato, fatto progetti per il futuro, raggiunto traguardi, ne abbiamo fissati altri, trascorso notti a pensare a come sarebbe avere dei figli, a come sarebbe crescerli ora, qui, in questo paese, abbiamo vagliato la possibilità di andarcene lontano per poi sempre tornare qui nel nostro nido.
love.



Pomeriggio DIY

Vi capitano mai delle giornate in cui vi sentite così così? Sarà che oggi il cielo è grigio, c’è poca luce e pare che tutti, dai medici in ospedale ai tecnici che riparano lavatrici, abbiano fatto ponte (mi trasferirei all’estero solo per la totale assenza di ponti da festività religiosa), fatto sta che il mio umore non è dei migliori. Così ho deciso di dare una svolta a quest’apatia, tristezza, voglia di emigrare ascoltando qualche buon disco e ricoprendo un vecchio e bruttino cuscino giallo con una stoffa tanzanese acquistata la scorsa settimana. Veder nascere qualcosa dalle proprie mani, anche se semplice semplice, da una bella sensazione.

xo

Firenze vegan!

Ciao a tutti! Come promesso ecco qui un post su quanto la bella città di Firenze offre ai vegani/vegetariani.
Premetto che mi limiterò a descrivere quelli dove Marco ed io abbiamo mangiato (o meglio LUI ha mangiato visto che la mia allergia consente al mio corpo di nutrirsi solo di riso).
Tantè, iniziamo con Dolce Vegan, un posticino carino carino d’impronta non particolarmente italica, che si trova in via San Gallo 92R. Aperto tutti i giorni tranne il martedì, sia per pranzo che per cena, offre specialità salate e dolci, anche da asporto. La pasticceria è qualcosa che lascia senza parole ma con tanta acquolina in bocca, gnamgnam: biscotti di tutti i tipi, brioche, paste più elaborate, cioccolatini, torte a mille piani,millefoglie, zuccotti, meringhe, pie, tiramisù..e gli ingredienti sono 100% biologici e vegani. I piatti, le posate e i bicchieri sono rigorosamente biodegradabili. Se poi rimanete incantati dai mille formaggi vegetali o dalla panna montata al latte di riso (è il mio caso non potendo ingozzarmi con quella di soia) nel retro c’è un piccolo negozio di alimenti freschi e confezionati.
Se decidete di pranzare o cenare da Dolce Vegan non abbiate fretta, il ragazzo che si occupa della sala è quasi sempre da solo e facendo, come primo lavoro, l’infermiere non ha la dimestichezza di un cameriere esperto. Però è simpatico e pronto ad eventuali spiegazioni e consigli.

Il vegetariano, via delle Ruote 30r, è attivo dall’inizio degli anni 80 quindi come immaginate di esperienza ne ha da vendere. Il menu offre diverse soluzioni per chi è vegan. Noi abbiamo preso del riso integrale con le verdure, gulash di seitan con patate e cheesecake. Le porzioni sono abbondanti e mmmhhhh cucinato stra bene! L’unica nota “negativa”, non si prenota e dalle 20.30 in poi il locale (2 stanze con parecchi coperti) si riempie, a quel punto bisogna mettersi in coda e aspettare. Vi assicuro però che ne vale la pena.

La Libreria di arte contemporanea Brac ha al suo interno un minuscolo bar e 6-7 tavoli dove, previa prenotazione, si può cenare e la domenica gustarsi un buon brunch. Anche qui la cucina è vegetariana/vegana, molto curata e ben impiattata. Le ragazze che gestiscono questo piccolo ma incantevole spazio sono molto gentili e simpatiche. Brac è un gioiellino intimo fucina di idee, suggestioni e stimoli. Da andare anche solo per una tisana e una fetta di torta. Ah mi raccomando, se volete mangiare, prenotate con largo anticipo!

Da non dimenticare di cercare in via de Negri, un pizzicagnolo che fa angolo che vende ottimo tofu. La moglie del proprietario è vegana e insieme al marito si sono posti come obiettivo di ridurre sempre di più la vendita di prodotti di origine animale fino ad azzerarla. Inchino.

Per altri indirizzi veg* date un’occhiata a VeganHome

Le foto sono state scattate da DolceVegan, le ultime invece sono del B&B Villa La Sosta dove abbiamo alloggiato, non è incantevole?

xo